Bonus Facciate | Sconto fiscale per abbellire gli edifici delle nostre città
Dopo aver parlato del Superbonus 110% per lavori di ristrutturazione degli edifici e interventi di miglioramento della classe energetica, rimaniamo in tema di agevolazioni fiscali con il bonus facciate.
Vediamo nello specifico di cosa si tratta e chi ne può beneficiare.
In cosa consiste
Il bonus facciate è uno sconto fiscale che consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 (senza un limite massimo di spesa) per abbellire gli edifici delle nostre città.
Per accedere al bonus è necessario realizzare interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, ubicati nelle zone A o B delle città.
Bellezza ed efficienza
L’agevolazione riguarda, in sintesi, tutti i lavori di recupero e di restauro effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio, ovvero sull’intero perimetro esterno dell’immobile, e gli interventi di miglioramento termico sulle strutture opache della facciata che influiscono sulla dispersione del calore.
La pulitura e la tinteggiatura esterna, gli interventi su balconi, grondaie, parapetti, ornamenti e fregi effettuati sia nella parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile, sono ammessi al beneficio.
A chi spetta
Chiunque può beneficiare del bonus. Come si legge dalla guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate: “Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che sostengono le spese per l’esecuzione degli interventi agevolati e che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto di intervento”.
Semplice.
Sia il contribuente che possiede l’immobile, sia il locatario regolarmente registrato e con il consenso del proprietario, possono usufruire dell’agevolazione.
I nostri consigli
A differenza del Superbonus 110%, il Bonus Facciate non prevede la possibilità di cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante, né l’opzione sconto sul corrispettivo al fornitore. Tuttavia riteniamo che questa agevolazione sia un’eccellente opportunità per chiunque voglia ripensare l’estetica del proprio edificio o dell’immobile in cui risiede e dare il suo contributo al decoro delle nostre città.
Renzo Piano sosteneva che:
“un brutto libro si può non leggere; una brutta musica si può non ascoltare; ma il brutto condominio che abbiamo di fronte a casa lo vediamo per forza”
E chi più di noi italiani, che abbiamo fatto della bellezza uno stile di vita, può accogliere con plauso un’iniziativa che agevola chi si impegna a rendere più belli i luoghi in cui viviamo?